In terza persona nel mio inconscio.

scritto da ProfiloGatto
Scritto 5 giorni fa • Pubblicato 4 giorni fa • Revisionato 4 giorni fa
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Lo vedo solo io?
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Testo: In terza persona nel mio inconscio.
di ProfiloGatto

Una cupola di cristallo, piena di specchi che si riflettono l'uno con l'altro: nella mia testa, se ci passo per troppi battiti, mi ci perdo.

L'estraneazione è percepita sul corpo: dalla testa ai piedi, passando per ogni spiffero anatomico, la cascata di colori luccicante che osservo è l'effetto ottico di un caleidoscopio pronto a esplodere.

Tornare alla normalità è assai complesso; l'interno del ciclone è ispessito e caotico, la luce distrugge e amplifica ogni contrasto della realtà, per quanto fittizia.

Stringo i denti, simulo un cervello tipico, chiedendomi cosa stia succedendo d’un tratto. Inspiro ed espiro: il mio flusso è costante, a tratti delirante e devastante.

Prendo le chiavi, deduco sia il caso di farmi un giro in auto: i piedi nelle scarpe sono fatti di gomma, le gambe di plastilina e gli occhi vedono bianco, oro e giallo; sono sull'orlo del mio baratro personale, finalmente niente ombre accecanti, solo luce che sprofonda.

Scendo le scale e salgo in macchina, presa da un atto di automatismo; la musica esce stonata dalle casse: anche l'udito è andato, fantastico! Faccio qualche chilometro senza fermarmi, sentendo il nulla ma vedendo tutto.

La costante mutazione non mi permette di fermare e archiviare come fate tutti voi: sequenze in fila, quadretti semplici, anche se intricati e trafelati, saranno sempre contenuti in cornici fatte di ordine e rigore.

Penso alla dannazione e mi salta una rotella che, rotolando sotto al sedile, sparisce: sta crollando tutto?

Oh, sì.

Un godimento preannunciato: previsto. La cupola trema, si incrina e, imbizzarita, nitrisce.

Seppur piccolo, eccolo: con estrema calma, l'altra parte di me osserva l'irregolare angolo a sinistra, a metà tra uno specchio tondo e uno ornamentale.

Una goccia argentea si espande tra alcune crepe, velocissima, quasi invisibile eppure così silenziosa.

Ti vedo, parte di me che scivola: mi giro dalla parte opposta, lo sguardo cede e vedo le mani sul volante che gestiscono il corpo, mentre una visione apocalittica mi attraversa per una frazione di secondo.

Sono giunta anche questa volta.

Edvige

In terza persona nel mio inconscio. testo di ProfiloGatto
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